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Quante versioni della Bibbia esistono? E qual è quella che più rispetta i manoscritti originali?

Introduzione alla Bibbia La Bibbia ( da βίβλος che indica un rotolo di papiro con una connotazione sacra ), altresì denominata Scrittura, è divenuta nel corso dei secoli strumento di indagine storica da parte degli studiosi, oggetto di fede per i credenti e veicolo di informazioni secondo i biblisti. Qualunque uso ne si faccia; che sia quello della semplice lettura oppure quello della ricerca minuziosa dei vocaboli di antiche lingue, rimane, data la sua importanza, un  "testo " imprescindibile della nostra civiltà. Non dovrebbe sorprendere il fatto che quando si parla di Bibbia in realtà non si parla di un testo organico, bensì di una raccolta di libri  (βιβλία)  a loro volta divisi a seconda della tipologia storica, documentaria e narrativa a cui fanno riferimento. Il canone biblico è infatti suddiviso in due categorie: l'Antico Testamento che comprende gli scritti originali in ebraico e aramaico e il Nuovo Testamento la cui documentazione è in lingua greca, più pr

Lo sheol (שְׁאוֹל, she'ol) nella Bibbia, "l'inferno" secondo l'antica concezione ebraica post mortem.

Chi di voi si è mai approcciato al I capitolo della Genesi con l'intento di discernere il significato contenuto in esso? I cosiddetti sei giorni della creazione sono giorni letterali oppure sono simbolici? La creazione narrata nella scrittura è inquadrata all'interno di una specifica  "cosmogonia"  ebraica? e se sì, com'è rappresentata e quali sono le sue parti? Questi quesiti che ad una prima istanza potrebbero sembrare tautologici, in realtà vanno indagati seriamente e approfonditi calandosi nel contesto in cui la Bibbia è stata scritta e secondo la mentalità mediorientale degli scrittori. In questo articolo non tratterò nello specifico della narrazione biblica (di cui farò una disamina a parte in futuro), bensì dello  sheol (שְׁאוֹל, pron. she'ol)  o altresì tradotto impropriamente (almeno secondo il significato che ha assunto nella cristianità) come   inferno , ovvero quel luogo sotterraneo della cosmogonia ebraica inaccessibile ai viventi. Occorre difatti