Lo sheol (שְׁאוֹל, she'ol) nella Bibbia, "l'inferno" secondo l'antica concezione ebraica post mortem.
Chi di voi si è mai approcciato al I capitolo della Genesi con l'intento di discernere il significato contenuto in esso? I cosiddetti sei giorni della creazione sono giorni letterali oppure sono simbolici? La creazione narrata nella scrittura è inquadrata all'interno di una specifica "cosmogonia" ebraica? e se sì, com'è rappresentata e quali sono le sue parti? Questi quesiti che ad una prima istanza potrebbero sembrare tautologici, in realtà vanno indagati seriamente e approfonditi calandosi nel contesto in cui la Bibbia è stata scritta e secondo la mentalità mediorientale degli scrittori. In questo articolo non tratterò nello specifico della narrazione biblica (di cui farò una disamina a parte in futuro), bensì dello sheol (שְׁאוֹל, pron. she'ol) o altresì tradotto impropriamente (almeno secondo il significato che ha assunto nella cristianità) come inferno , ovvero quel luogo sotterraneo della cosmogonia ebraica inaccessibile ai viventi. Occorre difatti